sabato 23 giugno 2012

ABOUT EMILY - BISCOTTi

Saranno contenti gli amanti di quel punk rock che si mischia a miele fino confondere il vero significato di tale genere. Alcune belle idee quelle degli About Emily, ben suonate e con una registrazione davvero di tutto rispetto. Viene da pensare che se la band riuscisse ad ottenere lo stesso risultato anche live potremmo essere davanti ai nuovi Moravagine. Mi sento di dire che c'è quel pizzico di freschezza in più rispetto al sound di allora. Belle chitarre in primo piano, distorti alternati ad arpeggi che aiutano linee melodiche di voce che parlano, forse troppo, di sentimenti. un bel combo che , chi scrive, preferirebbe più ricco di cattiveria che riesca a far risaltare le buone idee musicali che risultano essere di ottima fattura.

-Simo-

GLI ULTIMI - STORIE DI UN POSTO QUALUNQUE

Un nome che vuole identificare la grinta con cui gli ultimi, o coloro che sono ritenuti tali, mettono in quello che fanno, un nome che rispecchia l'idea del punk che i 4 della provincia di Viterbo hanno accumulato questi anni. Un titolo accattivante che racchiude bene il significato delle tracce al suo interno. Storie di periferia, storie di gente qualunque, magari dimenticata ai margine ma che, nonostante tutto, è capace di urlare di storie di vita. Un punk/rock energico con un velo di malinconia delle liriche che rende l'album un album "di strada". Bouncig Souls e Social Distortion decisamente nel loro background ma anche tanto punk nostrano ne influenza le sonorità. Cantano in italiano e suonano con la grinta giusta. Dopo il loro primo disco (questi anni, 500 copie finitie in pochissimo tempo) GLI ULTIMI, si confermano una bella realtà.

-Simo-

CLAN BASTARDO - THIS IS CORE

Si legge spesso che la ruvidezza e la puzza di strada del punk siano ormai svaniti. Sembra quasi una moda affermarlo. Non è la prima volta che ripeto questo concetto perchè non è la prima volta che queste affermazioni vengono smentite da album come questo. This is core è un'esplosione di punk rock allo stato pure. Si parla di esperienze di strada, e la lingua che i Clan bastardo usano è quella che dice NOFX, THE CLASH e RANCID. Una voce roca che urla dall'inizio alla fine e che non ha paura di parlare di malinconia, di soho o delle radici della musica che i 4 suonano veramente bene. Rift in lontananza su chitarre "crunch" che ritmano ogni strofa per esplodere in ritornelli facili da ascoltare. Ottimo lavoro.

-Simo-